Nicola Cipolla |
ALBERTO MANGANO
Nel primo turno delle elezioni amministrative greche Syriza conferma la sua leadership nell’Attica e ad Atene la cui popolazione rappresenta il 50% della totalità greca. Perdono invece i partiti della coalizione governativa, scompare quasi il Paspok, partito socialista, che sconta l’alleanza con il partito di centro-destra, Nea Dimokratia, che perde un 30% dei suoi voti. Sono sconfitti, cioè, i partiti che in Grecia hanno accettato e sostenuto la politica neoliberista imposta dalla UE con conseguenze disastrose per l’economia e l’occupazione greca. Domenica prossima, con la candidatura di Tsipras, alla Presidenza della Commissione Europea in tutti i paesi dell’Unione, il voto della Grecia rappresenterà lo spostamento dell’Europa verso un Mediterraneo di pace e di sviluppo energetico alternativo basato essenzialmente sulla forza del sole. La Sicilia è come la Grecia al centro del Mediterraneo sottoposta ai rischi dei conflitti politici innestati prima in Egitto ed ora in Libia da avventurieri militari sostenuti dal Pentagono e dalla CIA che hanno creato un caos anche in tutti i paesi dell’Africa e del Medio Oriente e che costringono centinaia di migliaia di cittadini a fuggire verso l’Europea passando dalla Sicilia.
Il 25 maggio in Sicilia come in Grecia i partiti di centro-sinistra e di
destra collusi da anni si presentano divisi e perdenti con la presenza in lista
di personaggi come Giovanni Fiandaca che sostiene, in un recente suo
libro e in tutti i suoi interventi in campagna elettorale, la giustezza del
compromesso tra la mafia e lo Stato. Questo compromesso è stato
portato avanti da decenni di collusione del PD con personaggi come
Salvatore Cuffaro e Raffaele Lombardo inquisiti e condannati per concorso
con la mafia, mentre viene arrestato l’uomo forte del PD a Messina
Francantonio Genovese imputato di gravissimi reati contro lo Stato.
Il M5S è certamente estraneo a queste vicende ma è isolato in Europa non
avendo nè un gruppo né un candidato di riferimento. Un voto al M5S sarebbe un
voto di protesta non costruttivo.
Invece “L’altra Europa con Tsipras” rappresenta un’alternativa programmatica e credibile per
un’Europa di pace, autonoma finalmente dalla soggezione alle avventure militari
della NATO, del Pentagono e della CIA, effettivamente federale e unita con un
sistema bancario e monetario che sostenga lo sviluppo delle aree depresse della
Comunità, il livello di vita dei lavoratori, dei disoccupati e dei pensionati e
perciò lo sviluppo armonico di tutta l’Unione e non di alcune suoi componenti
nazionali e sociali.
Il 25 maggio l’unica alternativa possibile è Tsipras che ha come capolista
nella nostra regione Barbara Spinelli che è stata l’unica
giornalista di primo piano in Italia a sottolineare l’importanza del V
rapporto dell’ IPPCC, organo delle Nazioni Unite, che ha rilevato la
gravità della questione ambientale che potrà raggiungere entro il 2030 il punto
di non ritorno sulla base delle proiezioni di aumento di emissioni di CO²
registrati negli ultimi dieci anno malgrado la parziale attuazione
degli accordi di Kyoto. Tutti gli otto candidati della Sicilia e della
Sardegna possono degnamente rappresentare le due isole nel PE. Si possono
però dare tre preferenze non dello stesso sesso. E’ presenta trai candidati
della lista Antonella Leto da 5 anni impegnata come
coordinatrice nel “Forum Siciliano per l’acqua pubblica e i
beni comuni”. Il Forum siciliano non solo ha partecipato alla raccolta delle
firme per indire il referendum nazionale per l’acqua pubblica a cui si sono
aggiunti quelli contro l’energia nucleare per le energie rinnovabili,
contro la privatizzazione obbligatoria dei servizi sociali comunali,
contro il lodo Alfano, ma, riprendendo la tradizione dell’ESE del
BdP di Girolamo Li causi per l’acqua pubblica, che ha portato alla
costruzione di dighe per oltre un miliardo di mc di acqua, ha
proposto un progetto di legge regionale di iniziativa popolare per l’acqua
pubblica che ha raccolto oltre 30 mila firme e il voto di 130 Comuni dell’Isola
a che è bloccato, in contrasto con lo Statuto e con le leggi della
Regione Siciliana, e non è stato neanche messo all’o.d.g. dell’Assemblea.
Il Forum Siciliano
- ha approvato uno schema
di progetto per realizzare in Sicilia, approfittando delle
favorevoli condizioni del sole del Mediterraneo, lo sviluppo
delle energie rinnovabili e in particolare del solare FV;
- ha promosso la costituzione di
un’associazione per l’assistenza ai Comuni e ai singoli cittadini per
ottenere l’obiettivo di Rifiuti Zero
- partecipa da protagonista alla
battaglia contro il MUOS di Niscemi, per la smilitarizzazione di
Sigonella e la sua trasformazione da centro di aggressione
verso paesi rivieraschi del Mediterraneo in aeroporto civile.
Antonella Leto rappresenta nella Lista Altra Europa con Tsipras questo movimento e
porta avanti nella sua propaganda elettorale, come Barbara Spinelli, la
denuncia dell’IPPCC sui pericoli ambientali e le proposte concrete per superare
questi pericoli elaborate dal nostro movimento e dal CEPES.
Il 12 e 13 giugno 2011 27 milioni di italiani (e la stragrande maggioranza
degli elettori siciliani) determinarono la sconfitta del governo di Berlusconi
che dopo mesi dopo fu estromesso formalmente dal potere per essere sostituito
da personaggi più affidabili di lui per portare avanti orai la politica neoliberista
di Bruxelles e degli USA. Il governo Monti è fallito e il governo
Letta è stato travolto dalla sua inconcludenza prima che dalla astuzia
populista di Renzi. Quest’ultimo è, specie in Sicilia, in difficoltà e rinvia
di settimana in settimana le impossibili e nefaste riforme costituzionali
annunciate insieme a Berlusconi.
E’ lecito perciò rivolgersi per il voto
del 25 maggio a tutti coloro che il 12 e 13 giugno del 2011 hanno votato i
referendum per sostenere in positivo questa grande trasformazione dell’Europa
che la Lista Altra Europa con Tsipras rappresenta.
Nicola Cipolla
Presidente del CEPES
Presidente del CEPES
Alberto Mangano
Presidente Commissione Ambiente Comune di Palermo
Presidente Commissione Ambiente Comune di Palermo
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