LEGGI IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE
Al Signor Sindaco
Al Signor Presidente del Consiglio comunale
Comune di Corleone
Al Signor Presidente del Consiglio comunale
Comune di Corleone
OGGETTO: Interrogazione sulla “provocazione”
della consegna delle chiavi della città al boss mafioso latitante Matteo
Messina Denaro.
PREMESSO CHE con una nota del 18 luglio scorso, ripresa dalle agenzie di
stampa Ansa e Adnkronos, la S.V. ha annunciato per la sera del 19 luglio una
fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino e della sua scorta, ma anche per
protestare contro la chiusura della sezione distaccata del Tribunale, mediante
un gesto provocatorio quale la consegna simbolica delle chiavi della città al
boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro;
CONSIDERATO CHE tante associazioni antimafia di Corleone hanno condiviso
l’idea della fiaccolata e della protesta contro la chiusura del Tribunale, ma
hanno scongiurato la S.V. dal mettere in atto la provocazione della consegna
delle chiavi ad un boss mafioso, perché – hanno scritto - «Corleone democratica
ha il dovere di tenersi strette le chiavi della città e di difenderla dalla
mafia e dai suoi complici. Per cui… Le chiediamo di evitare la provocazione
della consegna delle chiavi della città, che potrebbe non essere compresa e
rivelarsi un boomerang»;
DATO ATTO CHE l’appello delle associazioni antimafia corleonesi ha
scongiurato il gesto estremo della consegna delle chiavi da parte della S.V.,
ma non ha potuto evitare che tutti i manifestanti fossero accolti da una
inquietante sagoma del boss mafioso Matteo Messina Denaro a grandezza naturale,
attaccata al portone in ferro del Tribunale;
DATO ATTO, infine, che sono stati i rappresentanti delle associazioni
antimafia a staccare a forza detta sagoma dal portone del Tribunale, a
calpestarla e a buttarla in un angolo, nell’assoluta indifferenza della S.V. e
dell’intera amministrazione comunale;
S’INTERROGA LA S.V. PER SAPERE
1.
Chi ha avuto
la "bella pensata" della consegna delle chiavi della nostra città al
boss mafioso Matteo Messina Denaro;
2.
Chi ha
commissionato (e a chi) la sagoma (tecnicamente ben fatta) del boss Messina
Denaro;
3.
Con quali
soldi è stata pagata la realizzazione della predetta sagoma;
4.
Chi materialmente
l'ha collocata davanti il portone in ferro del Tribunale e su disposizione di
chi;
5.
Se era stata
chiesta l'autorizzazione al presidente del Tribunale;
6.
Se l'autorizzazione
era stata concessa;
7.
Se era stata
chiesta e concessa l'autorizzazione ad aprire il portone del Tribunale e a
concludere dentro l’area dello stesso la manifestazione;
8.
Se non
ritiene, comunque, di aver procurato un grave danno d’immagine alla città di
Corleone, lasciando intravedere l’idea di un ricatto nei confronti dello Stato,
di cui pure il comune fa parte, e di un cedimento (seppur provocatorio e
simbolico) alla mafia.
Si prega di rispondere urgentemente per iscritto e oralmente nella
prossima seduta del consiglio comunale.
Corleone, 25 luglio 2012 I CONSIGLIERI
COMUNALI
Dino
Paternostro
Mario
Giarratana
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