giovedì, aprile 18, 2024

Libera presenta “RimanDATI” il terzo Report nazionale sullo stato della trasparenza dei beni confiscati nelle amministrazioni locali. In Sicilia su 207 comuni monitorati, ben 90 inadempienti


In Sicilia su 207 comuni monitorati destinatari di beni immobili confiscati, 90 quelli inadempienti. Primato negativo per i comuni della Provincia di Ragusa e Enna. Il comune di Messina e la città metropolitana di Messina senza appello: nessuna informazione sui beni confiscati destinati. Bene il comune di Palermo e la Regione Sicilia

Libera presenta “RimanDATI” il terzo Report nazionale sullo stato della trasparenza dei beni confiscati nelle amministrazioni locali, in collaborazione con il Gruppo Abele e il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino e con il prezioso contributo di ISTAT

 

In Sicilia su 207 comuni monitorati destinatari di beni immobili confiscati (in totale sono 3180 i beni destinati), nonostante la nostra domanda di accesso civico, ancora il 43% dei comuni non pubblica l’elenco sul proprio sito internet. Il comune di Messina e la città metropolitana di Messina totalmente inadempienti: nessuna informazione e nessun elenco sui loro siti istituzionali.

mercoledì, aprile 17, 2024

Gli studenti di Solarino tra rischi e risorse del web. Giornata dedicata ai rischi della rete

Un momento del dibattito

Proseguono gli appuntamenti di cittadinanza attiva organizzati dalla Galleria Etno Antropologica.

La terza tappa del “percorso HONOS” si è svolta  a Solarino (Sr) presso l’I.C. “E. Vittorini” con la diretta collaborazione del Dirigente scolastico Concetto Veneziano, dei docenti e degli studenti coinvolti alla Conferenza “Giovani e web: rischi e risorse”.

Centinaia di ragazzi hanno partecipato al dibattito animato dai relatori con numerose domande e alla ricerca di chiarimenti sui rischi web. É vero che educazione alla legalità ed educazione digitale significano promuovere le opportunità del web e delle tecnologie, ma è anche vero che bisogna saper riconoscere ed evitare i rischi. 

iana, prime verifiche al Memoriale di Portella


Leandro Salvia

Piana degli Albanesi - Sopralluogo della Sovrintendenza al Memoriale di Portella della Ginestra. Il sito, dichiarato lo scorso anno di «interesse culturale», ha bisogno di alcuni interventi conservativi. 

A sollecitarli erano stati l’associazione «Portella della Ginestra» e il maestro Ettore De Conciliis, che tra il 1979 ed il 1980 realizzò l’opera di land art in memoria della strage del primo maggio 1947. Alcune sculture si sono, infatti, inclinate e le basi in cemento e pietra presentano delle lesioni. I menhir in pietra locale indicano i punti in cui caddero le vittime della banda Giuliano e dei mafiosi. C’è poi «il Sasso di Barbato», da dove l’apostolo del socialismo parlava ai contadini. Su un altro masso sono incisi i nomi dei caduti ed un altro ancora riporta i versi del poeta Ignazio Buttitta. 

Una comunità politica è fondata sull'etica e sulla solidarietà. Il Pd ha dimenticato Berlinguer

Enrico Berlinguer 

SERGIO LABATE

La questione morale, sempre evocata. La celebre intervista di Eugenio Scalfari a Enrico Berlinguer è del 1981. I tempi sono decisamente cambiati e la crisi dei partiti, che era già argomento sulla bocca di tutti, era ben diversa dalla crisi esplosa successivamente in tutto il mondo e che, in Italia, ha dovuto attraversare gli smottamenti di Tangentopoli e le sabbie mobili dell'età berlusconiana.

In effetti val la pena rileggere quell'intervista, così sincera e rigorosa. Innanzitutto, per Berlinguer la questione morale è tutta questione politica: «I partiti non fanno più politica». Tesi ripetuta anche in questi giorni da autorevoli esponenti del Pd, ma che forse meriterebbe di essere approfondita ulteriormente per almeno due motivi.

Il primo motivo è che in fondo questa tesi è un j'accuse rivolto in primo luogo a Giuseppe Conte, più che a Elly Schlein.

martedì, aprile 16, 2024

Oggi, al San Paolo Palace, le Assemblee generali della Cgil su “Lavoro, Costituzione, Mobilitazione”, con le testimonianze di delegate e delegati. Interventi dei segretari Cgil Palermo Mario Ridulfo, Cgil Sicilia Alfio Mannino e Cgil nazionale Lara Ghiglione


Oggi 16 aprile si terranno le Assemblee generali della Cgil Palermo, alle ore 9, al San Paolo Palace Hotel. “Lavoro, Costituzione, Mobilitazione”, gli argomenti alla base dell’incontro, al quale interverranno delegate e delegati di tutte le categorie, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino e la segretaria Cgil nazionale Lara Ghiglione.

Iniziativa sindacale e impegno politico generale, una mobilitazione continua e trasversale che ha visto la Cgil Palermo impegnata nei luoghi di lavoro e nel territorio e che dopo lo sciopero di quattro ore di giovedì 11 aprile per la sicurezza porterà il sindacato in piazza sabato 20 aprile a Roma, per la sanità e la salute per tutti e il prossimo 25 maggio a Napoli, con la Via Maestra per la Costituzione, contro premierato e autonomia differenziata. E poi la campagna referendaria in corso, sui temi del lavoro, a partire dall’articolo 18, che vedrà impegnate tutte le camere del lavoro, con tre mesi di tempo per raccogliere su ognuno dei quattro quesiti 500 mila firme. E in mezzo il 1° maggio a Portella, il corteo del 9 maggio per Impastato, il corteo del 23 maggio per l’anniversario della strage Falcone.

lunedì, aprile 15, 2024

42° anniversario assassinio Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Martedì 16 aprile il via agli eventi arricchiti dalla grande partecipazione delle scuole in vista del 30 aprile

Vito Lo Monaco e Loredana Introini

Prendono il via 
martedì 16 aprile le iniziative che, tappa dopo tappa, porteranno alla giornata del 30 aprile, quando il Centro Studi “Pio La Torre” celebrerà il 42° anniversario dell’uccisione politico-mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. 

L’appuntamento di domani sarà alle 10 in via Li Muli per la pulitura simbolica della lapide di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, adottata dalle scuole del territorio: le Direzioni didattiche “Ragusa Moleti” e “Arculeo”, il Liceo “Ragusa – Kiyohara” e l’IISS “Pio La Torre”. Dalle 9 alle 12 di lunedì 22 aprile, invece, nel pianoro della Cattedrale di Palermo, i ragazzi della Direzione Didattica “Ragusa Moleti”, armati di cartelloni e volantini, condivideranno con passanti e turisti il percorso di conoscenza da loro fatto rispetto alla vita e all’operato di Pio La Torre.

Corleone, il candidato sindaco Pippo Cipriani a “4 chiacchiere con…”: “La città ha bisogno di riscoprire il senso di comunità!”


“Per l’Italia, per l’Europa, difendiamo la libertà di pensiero”. L’appello di 80 intellettuali per Luciano Canfora

Luciano Canfora

In un momento in cui la libertà accademica si trova minacciata ovunque nel mondo, noi, come storici, filologi, filosofi, editori, giornalisti, desideriamo allertare l’opinione pubblica su una questione 
estremamente grave, che finora non ha ricevuto alcuna attenzione sulla stampa francese. Il prossimo 16 aprile si terrà a Bari un processo senza precedenti in Europa dal 1945. Lo storico Luciano Canfora, uno dei maggiori intellettuali italiani, è accusato di diffamazione, all’età di 81 anni, nientemeno che dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Ecco i fatti che gli vengono contestati: due anni fa, durante una conferenza in una scuola superiore, il Professor Canfora ha definito Giorgia Meloni “neonazista nell’animo”. Con questo intendeva alludere al fatto che il partito che lei guida, Fratelli d’Italia, ha le sue origini storiche nella Repubblica di Salò (1943-1945), una sorta di protettorato nazista governato da un Gauleiter mussoliniano del Terzo Reich, che impose nel Nord Italia un regime di terrore comunemente definito dagli italiani come nazifascismo.

domenica, aprile 14, 2024

Nicolò Nicolosi si ricandida a sindaco: “Un grande futuro per la Nuova CORLEONE”

Nicolò Nicolosi 

NICOLÒ NICOLOSI

Nel momento in cui si conclude il tempo di una responsabilità istituzionale, risulta naturale riflettere sul valore di quella esperienza e sulla opportunità di provare a continuarla, ovvero di fermarsi e passare la mano a forze e rappresentanze diverse.

Una onesta analisi del tempo trascorso al governo della cosa pubblica a Corleone mi porta a ritenere che non solo abbiamo fatto il nostro dovere con impegno e passione, ma che siamo riusciti a rendere un buon servizio a tutta la comunità. Ciò costituisce un primo elemento confortante per coltivare il convincimento di potere essere ancora utile alla città.

sabato, aprile 13, 2024

L’EX SINDACO SI RICANDIDA. La sfida di Pippo Cipriani per guidare Corleone: “Una nuova primavera”


Un ritorno nell’agone politico con l’obiettivo di far vivere « una nuova primavera a Corleone » . Le amministrative che si terranno in Sicilia contestualmente alle Europee dell’ 8 e 9 giugno e che vedranno impegnati al voto 37 centri nell’Isola, segnano il ritorno di Pippo Cipriani come candidato sindaco a Corleone. 

Cipriani ha già indossato la fascia tricolore nel Comune del Palermitano ( nel 1993 e nel 1997) che ha dato i natali, tra gli altri, a Totò Riina e Bernardo Provenzano nei difficili anni post stragi, quando la legge Rognoni- La Torre sul riutilizzo sociale dei beni sottratti a Cosa nostra era ancora lettera morta e le prime confische ai boss non erano nemmeno definitive. Fu così anche a Corleone, dove era stata confiscata la villa appartenuta alla famiglia Riina-Bagarella, che Cipriani adibì a locale scolastico per gli studenti dell’istituto agrario del paese. « Villa Riina era un bene confiscato non in via definitiva — ricorda adesso l’ex sindaco — Avevamo bisogno di dare dei locali agli studenti corleonesi, ma c’era anche un’altra ragione: l’urgenza di non lasciare all’incuria la villa, che era appena passata dalle mani di Cosa nostra a quelle dello Stato. Bisognava lanciare un segnale, in fretta. Feci un’ordinanza, era ancora tutto molto nebuloso, la famiglia ricorse al Tar che, però, si espresse in favore del Comune. Quando abbiamo preso possesso di questa casa, gli studenti hanno partecipato al trasloco con noi». 

L’INTERVENTO. Il malaffare, i sindacati e il dovere di parlare

Mario Ridulfo

di Mario Ridulfo*

Le vicende che solo pochi giorni fa hanno portato all’arresto di un ex consigliere comunale, nonché attualmente sindacalista di una confederazione sindacale autonoma a Palermo, impone di non stare zitti. Perché questa organizzazione sindacale autonoma fino ad oggi non ha ritenuto di dare un messaggio chiaro inequivocabile e pubblico di presa di distanza da un suo dirigente? Come è possibile che non si senta il bisogno di comunicare ai propri iscritti e ai lavoratori quanto meno lo sgomento e la preoccupazione? 
Perché l’arresto di un dirigente, sempre presente e impegnato ai tavoli della Regione Siciliana, nella vertenza palermitana degli ex Pip, non merita una decisa presa di posizione? 

venerdì, aprile 12, 2024

La Chiesa contro la maternità surrogata: conservatorismo o difesa delle donne?


di Giuseppe Savagnone

Il documento della Chiesa

Uno dei punti più discussi del recente documento della Congregazione per la Dottrina della fede «Dignitas infinita» è stata la presa di posizione contro la pratica della maternità surrogata o gestazione altri (GPA), attraverso la quale «il bambino diventa un mero oggetto». Nel testo si cita anche papa Francesco, secondo cui essa «è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre» e che auspicava «un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica».  

Dure le reazioni negative. «Dire che chi ricorrere alla gestazione per altri considera i bambini come oggetti è svilente. E lo trovo un’offesa personale»,  ha commentato Andrea Rubera, portavoce dell’associazione cristiana LGBT “Cammini di speranza” e papà di tre bambini avuti con la GPA.


Un atto d’altruismo o un business?

La rivolta dei giornalisti Rai contro la nuova par condicio: "Servizio pubblico come megafono del governo"


Al termine dei telegiornali della Rai - Tg1, Tg2 e Tg3 - i giornalisti hanno letto in diretta il comunicato di Usigrai (il sindacato dei giornalisti della tv di Stato) contro il via libera della Commissione di Vigilanza alla norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk-show senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. 

Ecco cosa recita il comunicato Usigrai: "La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. Non solo, Rainews24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione giornalistica, preceduti solamente da una sigla. Questa non è la nostra idea di servizio pubblico, dove al centro c’è il lavoro delle giornaliste e dei giornalisti che fanno domande (anche scomode) verificano quanto viene detto, fanno notare incongruenze. Per questo gentili telespettatori vi informiamo che siamo pronti a mobilitarci per garantire a voi un’informazione indipendente, equilibrata e plurale".

Il Bacio… a Campobello di Licata. Mostra di dipinti e disegni: Silvio Benedetto, Silvia Lotti & altri…


Nell'istante che apprendiamo che il 13 aprile è la giornata internazionale del bacio non possiamo fare almeno di sorridere, e poi di aderire, e subito 
di sentire la nostra mente perdersi in una girandola di ricordi: dalla biografia intima  alle fiabe, ai baci del cinema, a quelli politici maschera dell'ambiguità, alla storia dell'arte.

Silvia Lotti e Silvio Benedetto, fedeli agli appuntamenti da loro proposti a Campobello di Licata, baciano la primavera e propongono agli amici pittori una mostra sul tema. Solita libertà di espressione, che "i Silvi" hanno sempre difeso in manifestazioni simili di svariati temi, sia in Sicilia che a Roma, in Liguria, in Argentina.

Il ritorno di Orlando, candidato coi Verdi. L’ex sindaco di Palermo: «Con Avs condivido un progetto basato su diritti, pace, accoglienza giustizia ambientale e giustizia sociale. A Bruxelles per i rapporti che ho a livello internazionale»


Giuseppina Varsalona 

Palermo - Parla da candidato alle Europee e dice di non pensare per ora alle prossime Regionali in Sicilia, Leoluca Orlando. Non risponde al segretario regionale dei dem, Anthony Barbagallo ma attacca frontalmente il correntismo del Partito democratico, «ridotto ad un circolo di capicorrente per posizioni di potere, secondo logiche di soffocante appartenenza». 

Con la sua inconfondibile dialettica, torna sulla scena politica l’ex sindaco di Palermo che, dopo appena tre anni, divorzia dai dem e si candida alle Europee con Alleanza Verdi e Sinistra, presentando a Palazzo Grazioli a Roma la sua scelta.

giovedì, aprile 11, 2024

Rally Valle del Sosio: a Marco Pollara e Maurizio Messina il rally, ad Antonio Di Lorenzo e Franco Cardella il rally auto storiche

A Marco Pollara e Maurizio Messina il Rally Valle del Sosio
(foto Di Vincenzo)


Ad Antonio Di Lorenzo e Franco Cardella (foto Di Vincenzo) il rally auto storiche 

Un pubblico delle grandi occasioni ha accompagnato la vittoria di Marco Pollara e Maurizio Messina al Rally Valle del Sosio, gara d’apertura della Coppa rally di nona zona e del Trofeo rally di quarta zona, riservato alle auto storiche, dove ad imporsi sono stati Antonio Di Lorenzo e Franco Cardella. La splendida giornata primaverile ha fatto da scenario alla manifestazione, organizzata dal Comune di Chiusa Sclafani in sinergia con le amministrazioni di Bisacquino, Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi.

Corleone, Pippo Cipriani candidato a sindaco. Si aggiunge a Walter Rà, in attesa dell’annuncio della ricandidatura di Nicolò Nicolosi

Corleone, piazza Garibaldi con i palazzi municipali 

Già sono due i candidati a sindaco ufficiali della città di Corleone. Oggi il movimento “Generazione Civica Corleonese” ha annunciato la candidatura di Pippo Cipriani.
  
Il 4 aprile, invece, era stato Walter Rà ad annunciare la sua. 

La lista civica di Cipriani, già sindaco di Corleone dal 1993 al 2002, dovrebbe dare rappresentanza all’area democratico-progressista della città. L’aggregazione di Rà all’area di centrodestra. Si aspetta da un giorno all’altro l’annuncio ufficiale della ricandidatura del sindaco uscente Nicolò Nicolosi, che sembra avere riconfermato l’alleanza con l’area “Diventerà Bellissima” di Fratelli d’’Italia, nell’ambito di una più ampia aggregazione civica. 

Pubblichiamo il comunicato del movimento “Generazione Civica Corleonese” e la dichiarazione di Walter Rà. (dp)

Partinico, 8 arrestati e 3 interdetti dai pubblici uffici per corruzione. Misure eseguite in vari Comuni della Sicilia occidentale


Alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Partinico hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermosu richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 11indagati (3 custodie cautelari in carcere, 5 arresti domiciliari e 3 sospensione dal pubblico ufficio o servizio)accusati a vario titolo per associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e peculato.

L’indagine ha delineato l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti contro la pubblica amministrazione, composta da quattro persone poste al vertice di una cooperativa di servizi socio-sanitari con sede a PartinicoTramite la cooperativa, i quattro soci, avrebbero avvicinatopubblici ufficiali, sette tra dirigenti o funzionari dei comuni siciliani di Partinico, Balestrate, Marsala, San Cataldo, Agrigento,della Città Metropolitana di Palermo, oltre ad un ex Sindaco di Partinico (al momento dei fatti privo di ruoli nella pubblica amministrazione), che avrebbero corrotto attraverso dazioni di denaro, regalie e cene offerte in noti ristoranti

mercoledì, aprile 10, 2024

PALERMO. Mafia e voto di scambio, arrestato un esponente di FdI


PALERMO — Una foto è stata l’ultimo cavallo di battaglia del centrodestra, quella che ritrae per strada il sindaco Decaro con due parenti (incensurate) del boss di Bari vecchia. Oggi, tocca invece alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni ritrovarsi in una foto molto particolare, risalente al 7 marzo 2019: è accanto all’allora consigliere comunale di Fratelli d’Italia Girolamo MimmoRusso, arrestato ieri dai carabinieri con accuse pesantissime, che vanno dal concorso esterno in associazione mafiosa al voto di scambio, dal traffico di influenze illecite alla corruzione, alla estorsione. 

Russo, ras delle cooperative sociali degli ex detenuti, è personaggio parecchio discusso a Palermo da almeno vent’anni. A più riprese citato da collaboratori di giustizia, intercettazioni e inchieste giornalisticheper le sue spregiudicate campagne elettorali, ma è riuscito a restare sempre in Consiglio Comunale, saldamente ancorato al centrodestra, con una piccola parentesi nella maggioranza dell’ex sindaco Orlando. Solo nelle ultime amministrative, quelle del 2022, Mimmo Russo non ha centrato l’obiettivo, ma di recente ha chiesto un posto da assessore dopo l’uscita dalla giunta Lagalla della vicesindaca del suo partito, Carolina Varchi. 

Collusioni mafiose. Arrestato Mimmo Russo, il politico candidato con FdI


Mimmo Russo gestiva un Caf utilizzato per la messa alla prova dei detenuti e usato per favorire l'uscita dal carcere dei mafiosi di cosa nostra 

Nello Trocchia

L'esponente politico di Fratelli d'Italia Mimmo Russo aveva scelto per la sua campagna elettorale alle comunali di Palermo uno slogan arrembante: «È rabbia, È amore, È Palermo». Ora la procura della Repubblica, guidata da Maurizio De Lucia, ha aggiunto un'altra frase al manifesto promozionale: «È mafia». 

L'ex consigliere Russo, passato di partito in partito prima di approdare in quello di Giorgia Meloni, è in carcere con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, voto di scambio politico-mafioso, traffico d'influenze e perfino estorsione. A leggere le carte emerge un rapporto consolidato con uomini della mafia, dal 2007 fino al 2022, anno nel quale, dopo oltre un decennio passato in consiglio comunale, non è stato rieletto, ma i suoi voti hanno contribuito all'elezione di Roberto Lagalla, sindaco della città che guida una giunta di destra.

martedì, aprile 09, 2024

L’arresto di Mimmo Russo a Palermo. La Cgil: finti Caf e Patronati, sorti in ogni angolo, per recuperare voti e consensi attraverso il bisogno delle persone

Rosario Rappa e Mario Ridulfo

Ridulfo e Rappa (Cgil): “E’ la conferma di un intreccio ancora forte tra mafia, politica e massoneria, in cui i voti sono soldi”    
 

Palermo 9 aprile 2024 – “La vicenda che ha portato all’arresto di Mimmo Russo è la conferma di quello che dicevamo durante la manifestazione del 23 maggio scorso: a Palermo e in Sicilia i voti sono piccioli, che tradotto vuol dire soldi. Siamo naturalmente in attesa che le indagini facciano il loro corso. Ma la spregiudicatezza con la quale sarebbero stati gestiti i pacchetti di voti, attraverso la dinamica del voto di scambio clientelare, da parte di Russo, noto esponente dell’estrema destra palermitana,

“Tra fabbrica, sindacato e volontariato”: oggi alla Cgil Palermo la presentazione del libro di Giuseppe Romancini

Una vita tra lotte operaie, impegno sindacale e Auser: “Dalle cooperative per dare le case agli operai, alle lotte al Cantiere navale, ai terreni della fabbrica salvati per i Cantieri della Zisa”.    Palermo 5 aprile 2024 – “Palermo deve essere grata alla classe operaia. Abbiamo lasciato alla città tanto, non solo lotte di democrazia e libertà.  Eravamo troppo poveri per comprare case e ricchi per le case popolari. E ci siamo inventati le cooperative a proprietà indivisa.  Migliaia di case a Palermo, da corso Calatafimi a via dei Nebrodi e viale Francia, sono ancora abitate da operai di quei tempi, da figli di operai e dai loro nipoti. Case poi diventate a proprietà singola. Con le lotte abbiamo salvato il Cantiere Navale. E salvammo quelli che nel 1995 divennero i Cantieri della Zisa: appoggiati dal sindacato, dalla sinistra e dall’opinione pubblica, chiedemmo al Comune di acquistare l’area. E i terreni dell’Aeronautica siciliana, nelle ex officine Ducrot, furono risparmiati dalla speculazione edilizia”. 

lunedì, aprile 08, 2024

Avanza la proposta di Istituzione del “Geoparco delle Calcareniti Glauconitiche del territorio Corleonese e delle aree limitrofe”: prelevati nuovi campioni per la seconda caratterizzazione dei suoli

Il gruppo di lavoro, da sinistra il prof. Salvatore Raimondi, Giovanni Narcisi, il prof. Markus Egli, Calogero Narcisi, la dott.ssa svizzera di master Sophia Erni ed infine la dott.ssa svizzera Annette den Boer

SALVATORE RAIMONDI 

A distanza di un anno circa dalla prima campionatura dei suoli che evolvono sulle Calcareniti Glauconitiche di Corleone, sabato 6 aprile 2024 è stata chiusa la seconda fase dell’indagine pedologica nell’area, che probabilmente sarà interessata dal relativo Geoparco. 

In questo periodo temporale molti sono stati gli incontri organizzati all’interno del Rotary Club Corleone, con il sindaco di Corleone on. Nicolò Nicolosi (sia al palazzo Comunale che alle Cascata delle Due Rocche), negli Uffici del Dipartimento Regionale Ambiente (D.G. dott.ssa Patrizia Valenti) e con esperti di geologia. Alla seconda campionatura hanno collaborato il prof. Markus Egli (Department of Geography University of Zurich - Switzerland)

Mercoledì 10 aprile ore 16.30 alla Cgil presentazione del libro di Roberto Lopes “1891. Il naufragio del piroscafo Utopia”, che racconta della nave colata a picco nel marzo 1891 a Gibilterra, in cui persero la vita 537 migranti italiani


Lopes: “Una tragedia dimenticata. Nel mio paese, Mezzojuso, ci furono 13 vittime”.    

Palermo 8 aprile 2024 – Mercoledì 10 aprile alle ore 16.30 sarà presentato alla Cgil Palermo, in via Meli, 5, il libro di Roberto Lopes “1891. Il naufragio del piroscafo Utopia”, pubblicato dall’Istituto poligrafico europeo nella collana Le opinioni. 

Il libro tratta del naufragio della nave Utopia, colata a picco il 17 marzo 1891 a Gibilterra, in cui perirono 537 migranti italiani diretti a New York. Il piroscafo partì da Trieste con 22 passeggeri slavi, passò per Messina e poi per Palermo. Infine giunse a Napoli, dove imbarcò il grosso dei passeggeri, più di 700, per ripartire il 12 marzo alla volta di Gibilterra. Le vittime in tutto furono più di 556, compresi i membri dell’equipaggio e i cittadini austroungarici. 

domenica, aprile 07, 2024

A proposito del ponte sullo Stretto: ecco l’ing. A. Carlo Navone ed il suo tunnel sottomarino tra Sicilia e Calabria del 1870

Il ponte avvicinerà la Sicilia al Continente? Una cosa è certa: i siciliani resteranno sempre più lontani tra di loro, senza treni e senza strade

Laura Liistro

Nell’atmosfera dell’epoca è incredibile come fosse attuale il progetto dell’ingegner Carlo Navone (Busalla 1842 - Genova 1919) che guardava positivamente al futuro del Sud. Per Navone e la politica che lo sosteneva, unire la Sicilia alla Penisola italiana non era impossibile come impresa e neppure complicata.

sabato, aprile 06, 2024

La scuola italiana, la generazione Zeta, gli studenti che hanno detto no a Peppino Impastato

Salvo Vitale

di SALVO VITALE

La scuola pubblica oggi. Ai mutamenti dell’ultimo ventennio non si è sottratta neanche la scuola, che è una delle istituzioni solitamente refrattaria ai cambiamenti, soprattutto quelli che riguardano le innovazioni dei programmi, le metodologie d’insegnamento, gli obiettivi formativi, gli aggiornamenti scientifici, storici, filosofici e letterari. 

Si è cercato in ogni modo di demolire l’impostazione della riforma Gentile, “la più fascista delle riforme”, che tuttavia aveva dato alla scuola italiana un’identità e una qualità di altissimo livello, anche internazionale, ma non sono state trovate soluzioni alternative che sapessero coniugare l’uso della democrazia rappresentativa con l’acquisizione di cultura qualificata. E’ cambiata la segretezza del registro, la segretezza del giudizio del docente, sospeso sul capo dell’alunno come una spada di Damocle che cadeva alla fine del bi-tri-quadri-pentamestre e alla fine dell’anno scolastico: il registro elettronico,

venerdì, aprile 05, 2024

Lotte di potere a Pagliarelli. In carcere tre di Corso Calatafimi

A destra: Paolo Suleman, ritenuto dagli inquirenti il reggente della famiglia di Corso Calatafimi

GIOVANNI BURGIO

L’arresto martedì 19 marzo di Paolo Suleman, Rosario Lo Nardo e Giuseppe Marano, appartenenti alla famiglia mafiosa di Corso Calatafimi, dimostra ancora una volta come l’avvicendarsi dei vari personaggi al vertice dei clan palermitani è continuo e precario. E, perdipiù, determina conflitti, dissensi e malumori all’interno delle cosche. 

Infatti, quando i capi vengono arrestati e i sottocapi ne prendono il posto, non tutti gli affiliati alla famiglia sono d’accordo con queste successioni. Inoltre c’è la rabbia dei carcerati che spesso sono insoddisfatti sia delle condizioni in cui vengono lasciati i propri familiari sia delle scelte fatte da chi sta fuori.

La storia di Paolo Suleman, ritenuto dagli inquirenti il reggente della famiglia di Corso Calatafimi, racchiude in sé tutti questi importanti elementi che caratterizzano l’attuale l’evoluzione di Cosa Nostra palermitana.

Acqua dai pozzi e dighe ripulite. Ecco gli interventi contro la crisi


Per Poma e Scanzano lavori per 15 milioni Punti di prelievo a Falsomiele, Zucco e Baida

Giancarlo Macaluso

Signore e signori, è tornata la grande sete. Da oggi in città e nei 46 comuni gestiti dall’Amap scatta il piano di gestione in emergenza delle risorse idriche. In altre parole, il razionamento. Tecnicamente non ci saranno turni di erogazione, ma si procederà a diminuire la pressione nelle reti con l’obiettivo di avere meno consumi e diminuire le perdite lungo il reticolo delle condutture. Non c’è nulla da fare, non si poteva evitare, gli invasi che portano i milioni di litri verso le case sono quasi vuoti. Per cui, le decisioni prese dalla struttura di via Volturno sono quelle giuste, anche gli esperti indipendenti concordano che per gestire questa situazione non si può fare diversamente. E allora ecco che tutta la città, escluso il centro storico dove le condutture sono nuove perché rifatte da poco e devono essere tenute a pressione costante, verrà coinvolta nel piano che consisterà nell’immettere una minore quantità di acqua al secondo.

Ilaria Salis, colpevole fino a prova contraria?


La donna rimarrà nel carcere di Budapest. Durante l’udienza del 28 marzo le sono stati nuovamente negati i domiciliari, essendo ritenuta troppo pericolosa dalla magistratura e dalla politica ungherese. Salis continua dunque, da oltre un anno, a scontare una pena senza condanna, con tanti saluti alla presunzione di innocenza. La prossima udienza sarà il 24 maggio e, di fronte al silenzio del governo italiano, è necessario che la società civile tenga alta l'attenzione.

MASSIMO CONGIU

Lo scorso 28 marzo Ilaria Salis è ricomparsa in tribunale a Budapest, di nuovo con le catene della vergogna ai polsi e alle caviglie, di nuovo tenuta al guinzaglio. Tutto come a fine gennaio, tutto secondo uno schema che interpreta la giustizia non come fattore di ricomposizione sociale ma unicamente come dispensatrice di pene, meglio se esemplari, di mortificazione e offesa della persona.

giovedì, aprile 04, 2024

“Barricate a Palermo. La rivolta ibrida del Sette e Mezzo” di Santo Lombino e Domenico Michelon sarà presentato il prossimo 10 aprile a Palermo

Sarà presentato mercoledì 10 aprile 2024 alle ore 16.30 presso la Biblioteca centrale della Regione siciliana, Sala delle Missioni, in via Vittorio Emanuele 429 a Palermo, il libro “Barricate a Palermo. La rivolta ibrida del Sette e Mezzo” di Santo Lombino e Domenico Michelon, I Buoni Cugini EditoriSaluto di Margherita Perez, direttrice della Biblioteca. Dialogheranno con gli autoriMario Azzolini giornalista Rai, Bernardo Puleio, saggista e docente di lettere. Ingresso libero e gratuito.

Portella, memoriale in pieno degrado Appello per tutelarlo


Leandro Salvia

Piana degli Albanesi - Dal settembre dello scorso anno il Memoriale di Portella della Ginestra figura i siti regionali di «interesse culturale». Il riconoscimento non si è però finora tradotto in interventi conservativi che da tempo vengono sollecitati a salvaguardia di un luogo simbolo delle lotte contadine. 

«Si trova in condizioni di inaccettabile decadimento», denuncia in una nota l’associazione «Portella della Ginestra» di Piana degli Albanesi, che critica anche «l’assenza delle autorità regionali e locali». «Alcuni dei sassi sono pericolosamente inclinati. La base che sostiene il masso con incisa la poesia di Ignazio Buttitta è gravemente danneggiata. Tante sono le pietre di rivestimento che si sono staccate dal muro che costeggia “la trazzera” e dai muretti delle piazzole dove l’artista Ettore de Conciliis ha collocato i sassi in memoria delle vittime della strage del Primo Maggio 1947».

Invasi semivuoti, torna l’incubo. Un filo d’acqua fino all’inverno


Da domani via al piano di razionamento: calerà ancora la pressione, crisi in più zone

Giancarlo Macaluso

Da domani radunate bidoni, bacinelle, vasche, cati e catini e riempiteli. Non si sa mai. Il grande spettro della sete è tornato. Obiettivo: scavallare l’estate. Dopo vent'anni di relativa tranquillità, ora si torna a ballare di preoccupazione. Colpa delle condotte colabrodo in alcuni punti della città, degli invasi mal gestiti. E poi il cielo che manda giù appena qualche goccia d'acqua. Roba da nulla, come uno spruzzo nel deserto.

Il maledetto cambiamento climatico sta rivoluzionando certezze e sicurezze, a questo si aggiunga la mano dell'uomo che – ad esempio – qui in Sicilia non riesce a gestire al meglio gli invasi disseminati per le campagne. Risultato, un disastro che alla fine è (quasi) annunciato.

mercoledì, aprile 03, 2024

MONI OVADIA (EBREO): “CHI NEGA L’ETNOCIDIO A GAZA È UN VIGLIACCO, IL SIONISMO È DIVENTATO NAZIONALISMO FURIOSO”

MONI OVADIA

MONI OVADIA (ebreo), intervistato da UMBERTO GIOVANNANGELI

Moni Ovadia è tante cose. Attore, cantante, musicista, scrittore. Soprattutto, è uno spirito libero, coscienza critica che sa andare controcorrente, alla faccia del pensiero unico veicolato dalla comunicazione mainstream. Su Israele, ad esempio. In morte del sionismo. “Da ebreo dico: quello che si sta compiendo contro il popolo palestinese è un etnocidio”.

Chi definisce genocidio ciò che sta accadendo a Gaza viene tacciato di antisemitismo.

È una colossale sciocchezza. Un’accusa vergognosa. L’antisemitismo è un crimine grave che consiste in questo: odiare gli ebrei perché sono ebrei. Non per quello che fanno ma per quello che sono. Questa è la differenza. I nazisti deportarono anche eroi di guerra tedeschi della Prima guerra mondiale perché erano ebrei. Questo è antisemitismo. Ma criticare qualcuno per quello che fa è tutt’altra cosa.

È il caso di Gaza?